L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO
di Alessandro e Marco Florio – pubblicato nel numero di Dicembre 2020 di CleaningCommunity.net
“Tu, qui dentro sei l’ultima ruota del carro, capito!? Non te lo scordare mai!” Inizia proprio così, con questa scena, con un padre che urla in faccia al figlio questa frase, il film L’ultima ruota del carro (2013) scritto e diretto da Giovanni Veronesi in cui si raccontano (tratte da una storia vera) le vicende di Ernesto, onesto lavoratore mai con le mani in mano, un uomo come tanti che si alterna tra vari lavori e mestieri.
Lo ritroviamo nel ruolo di tappezziere, improbabile cuoco in un asilo, autista, comparsa cinematografica e traslocatore, lavoro (quest’ultimo) che gli consente, muovendosi con il suo camion per tutta Italia, di conoscere le case, le vite e le situazioni di molti personaggi che appartengono a diversi mondi, dallo spettacolo all’arte, dagli affari alla politica.
Nonostante questa posizione privilegiata, nonostante questi “agganci” che gli potrebbero, con molta probabilità, procurare dei vantaggi, rimane sempre l’ultima ruota del carro, senza mai scordare i suoi valori, semplici e buoni come la famiglia, gli amici e l’onestà.
Ecco che Ernesto si ritrova ad osservare i cambiamenti di un Paese, il nostro, attraversando i decenni che vive. Una storia come tante in questo Paese, una storia diventata un film, un film che potrebbe essere persino riscritto e reinterpretato da ognuno di noi, ognuno col proprio lavoro, anche quello delle pulizie. Quelle stesse pulizie che tutti i giorni ci danno il privilegio di avere un punto vista alternativo e che ci permettono di immedesimarci nella vita e nelle avventure di Ernesto.
E come Ernesto anche noi restiamo l’ultima ruota del carro, di quel carro che sono le pulizie, un carro che va avanti anche grazie a noi, nonostante chi è seduto alla guida, nonostante le sue belle parole, continui a considerarci solo l’ultima ruota, quella ruota che se si sgonfia solo un po’, costringe davvero tutti a scendere e a spingere.
Ma chi è al posto di guida sa anche che noi, proprio noi, quell’ultima ruota del carro siamo divisi, uno contro l’altro a litigarci le briciole del mercato, noi che non abbiamo le loro mega ditte né i loro mega fatturati. Divisi, schiacciati e derisi, noi, un vero esercito di ultime ruote, così tante, così numerose che se ci uniamo, se facciamo fronte comune possiamo diventare noi il motore di quel carro.
Un’idea che a molti sembrerà semplicemente folle. Ok, non potrà mai succedere una cosa così, ma se per caso succede? Se per caso provassimo, sia chiaro solo per vedere l’effetto che fa, a sgonfiare un po’ le nostre gomme, cosa pensate accadrebbe? Come reagirebbero? Sarebbero pronti a questo terremoto economico?
Tranquilli non lo facciamo, non siamo davvero contro nessuno, per ora le vostre mega ditte sono al sicuro, e noi vogliamo continuare a fare il nostro lavoro e occupare il nostro posto, proprio quello assegnato all’ultima ruota. Ma sia chiaro qualcosa deve cambiare e anche nel breve periodo, non si può continuare a trattare la maggioranza delle imprese di questo settore semplicemente come non esistessero, vogliamo e dobbiamo essere ascoltati e rappresentati.
Non fosse altro che con queste parole, proprio da oggi, proprio queste ultime ruote iniziassero a rendersi conto di quanto in realtà sono importanti. Ecco avremmo già vinto, ottenuto un risultato impensabile fino a ieri. Se solo avessimo contribuito ad accendere quel sentimento di appartenenza e di orgoglio per la maglia, una simbolica maglia, quella divisa che ogni giorno indossiamo, quasi come un’armatura, un’armatura per scendere sul campo di battaglia, la battaglia contro sporco e disordine.
E ora che sappiamo quanto siamo importanti, quanto quest’ultima ruota del carro sia così importante, ora questo non scordiamocelo mai!
Scriveteci e fateci sapere.