ALESSANDRO E MARCO, PERCHÉ GRATUITAMENTE FATE DIVULGAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA PER IL SETTORE DELLE PULIZIE?
di Alessandro e Marco Florio
Tra le tante critiche che ci sono state fatte da quando abbiamo creato la Community Italiana delle pulizie, c’è proprio quella che riguarda l’attività di divulgazione tecnico-scientifica che portiamo avanti da queste pagine.
Un lavoro che ormai ha visto raccogliere e pubblicare la più vasta, completa e gratuita raccolta di informazioni sul settore delle pulizie, un lavoro che ha fatto diventare questo portale il più autorevole e seguito di un intero comparto produttivo superando i 160.000 lettori. E la cosa è ancora più straordinaria se si pensa che questo risultato è stato raggiunto in soli 2 anni partendo da zero.
Naturalmente i numeri, non solo attirano l’attenzione di così tante persone, ma anche l’invidia e la gelosia di altre, che poi sono quelle che più o meno ferocemente ci attaccano ma anche che si chiedono il perché facciamo divulgazione tecnico-scientifica per questo settore.
Insomma visto che non lo facciamo per soldi, chi è solo legato alla logica “pagare moneta, vedere cammello”, giustamente si chiede il motivo di dispensare gratuitamente così tante informazioni.
I motivi sono naturalmente più di uno e sono così semplici e banali che stupisce che chi ci critica non riesca a rendersene conto, dopotutto sono loro i primi che quotidianamente elencano quali e quanti siano i problemi irrisolti di questo settore.
È infatti da questi motivi che siamo animati, investiamo in divulgazione tecnico-scientifica proprio perché in questo settore è la cosa che è più richiesta e anche se sembra assurdo non c’è nessuno che la faccia. Anche se è meglio dire c’erano, ma tra chi ha ormai chiuso da 30 anni e chi negli anni è diventato una sorta di Postalmarket del pulito, sta di fatto che più nessuno faccia divulgazione tecnico-scientifica per il settore delle pulizie.
Insomma, prendendo il sopravvento legittimi interessi commerciali si è assistito da un lato alla diminuzione dei contenuti originali e di valore ma anche che i pochi che ne sapevano e che ne potevano scrivere, per raggiunti limiti di età, si siano ormai ritirati a godersi la pensione senza che nessuno pensasse alla necessità di trovare chi prendesse il loro posto. Insomma, in estrema sintesi, non c’è stato un passaggio di consegne tra le generazioni.
Naturalmente per il settore questo è stato fin qui un grande male, venendo a mancare chi fa questa attività di divulgazione tecnico-scientifica che va poi a braccetto con la formazione, a ruota sono venute a mancare molte delle figure professionali che il settore cerca e che quindi sono letteralmente introvabili.
È in questa catena di eventi che, venendo meno la divulgazione tecnico-scientifica, il settore invece di progredire finisce per regredire, e lo fa non solo per l’incapacità di investire in progetti lungimiranti, ma soprattutto perché è geloso della propria conoscenza.
Non a caso alcuni dei trattati più importanti mai scritti sulle pulizie, vere e proprie antologie del pulito, se ancora reperibili sul mercato sono sconosciute ai più.
Insomma quale progresso possa avvenire tenendo le idee e le conoscenze chiuse a chiave in un cassetto senza pensare che queste debbano essere divulgate apertamente e gratuitamente così da essere di ispirazione ad altri?
Fonte foto: il web