E ORA COSA DOBBIAMO RISPONDERE!? E QUESTI SAREBBERO ESPERTI DEL PULITO!?
di Alessandro e Marco Florio
Questa è la storia di una grande azienda che, dopo aver aperto pagina Facebook, canale Telegram, gruppo Whatsapp, profilo Instagram e per non farsi mancare proprio nulla prossimo sarà lo sbarco in pompa magna perfino su Tik Tok, se va bene quello che le riesce è comunicare il nulla.
Certo questa cosa ha dell’incredibile visto che con i sui 100 milioni di euro di fatturato e le migliaia di persone che impiega non si è accorta che quello che più le mancano sono i contenuti e non i canali dove pubblicarli ma cosa ancora più sconcertante che anche quando i contenuti ci sono si scopre del tutto impreparata a rispondere ad una semplice richiesta di chi sui social chiede informazioni.
È successo tutto per davvero proprio in occasione di un evento realizzato in collaborazione della Community Italiana delle Pulizie (di cui siamo Amministratori) e l’azienda in questione, quando senza avvertirci di nulla sui loro social aziendali pubblicavano un post dell’evento che era in corso quel giorno nella loro sede.
Ricordiamo bene la loro responsabile marketing venire da noi per chiederci, testuali parole: “E ora cosa dobbiamo rispondere?”
Non vi nascondiamo l’imbarazzo provato nel non riuscire a capire a cosa si stesse riferendo. Tuttavia non ci volle molto per spiegarci l’accaduto, insomma che a seguito di quel post pubblicato sui loro social aziendali qualcuno aveva chiesto informazioni su come poter partecipare all’evento.
Sembrava quasi che nella frenesia di pubblicare quel post si fossero completamente persi di vista la cosa più importante e cioè il fine, lo scopo, che poi è il motivo per cui esistono i moderni sistemi di comunicazione digitale.
Dopotutto il minimo che ci sia spetti, anche dall’azienda più sgangherata, è che una volta aperti uno o più canali social non vengano mai a mancare i contenuti come video o foto realizzati per promuovere l’azienda e così aumentare le vendite.
Naturalmente oltre ai contenuti ci sia spetta che il tutto sia stato attentamente pianificato e progettato, anche perché, lasciare questi aspetti al caso renderebbe lo sforzo e il relativo investimento economico del tutto inutili, o se preferite tempo e soldi buttati dalla finestra.
Scoprire poi che sul biglietto da visita della responsabile c’era addirittura scritto che il suo ruolo aziendale era niente popò di meno che “strategic marketing manager” (qualunque cosa voglia dire) a stento trattenemmo una risatina e anche la risposta sarcastica che avremmo voluto darle.
È così che con tanto di laurea, master e altri altisonanti corsi di formazione pubblicati nel suo curriculum su Linkedin (il social dei professionisti) ci chiedeva cosa avrebbero dovuto rispondere.
Non so se riuscite a capire l’imbarazzo che abbiamo provato per lei, per una responsabile che a occhio ha uno stipendio di 100.000€ anno e che non si rende conto della figura che ha fatto nel chiederci come fare la cosa più semplice e banale che il suo ruolo prevede di saper fare a occhi chiusi.
È stato davvero difficile trovare le parole per dirle che se loro non sapevano cosa rispondere di certo noi estranei alla loro azienda eravamo le persone meno indicate. Ma vedendo che insisteva le abbiamo detto di rispondere che per sapere quando ci sarebbe stato il prossimo evento si sarebbero dovuti iscrivere alla nostra Community.
Sembrava davvero contenta perché senza indugio si era precipitata a scrivere quanto le avevamo consigliato di rispondere. Dopotutto cosa mai avremmo potuto dirle di fare? Noi che della loro azienda e della loro strategia di marketing non potevamo che saperne nulla?
Che poi è più o meno quanto lei, la “strategic marketing manager” (qualunque cosa voglia dire) aveva appena dimostrato di conoscere.
Ora non ci è chiaro se sia un caso isolato o se sia la prassi con cui questa o altre aziende approcciano il mondo del social, ma sta di fatto che se si continua ad approcciare il mondo dei social pensando come molti sono convinti siano solo un gioco e una perdita di tempo non ci si possa aspettare che analoghi risultati.
Anche perché al nostro posto voi che cosa avreste risposto? Si se la richiesta fosse arrivata sui canali social della vostra azienda cosa avreste risposto?
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