TRA 6 MESI I ROBOT DELLE PULIZIE NON INTERESSERANNO PIÙ A NESSUNO. ECCO PERCHÉ?

di Alessandro e Marco Florio

Sulle pagine social si stanno rapidamente moltiplicando i post che pubblicizzano i robot delle pulizie. Un crescendo non solo numerico ma soprattutto di enfasi. Dopotutto quelli dell’ufficio marketing, sempre alla ricerca di qualche nuova idea da bruciare in fretta, non se ne potevano stare indifferenti.

È così che nelle ultime settimane abbiamo assistito a un fenomeno che vede coinvolti sempre più operatori del settore. Tra questi c’è chi sui propri siti web ha addirittura pubblicato delle guide sulla pulizia robotizzata, guide che poi promuove, nell’evidente tentativo di aumentare le vendite.

Che i robot applicati alle pulizie siano il tema del momento è fuori discussione, e anche se non costituiscono una assoluta novità (visto che i primi esemplari sono degli anni ‘80 del secolo scorso e di cui ne avevamo parlato in questo post) la tendenza sembra quella fin qui descritta.

Un marketing che da legittima attività di promozione rischia di diventare sensazionalismo. Ecco che, se questo dovesse accadere, nel cercare di rincorrere e superare il concorrente, anch’esso preso da altrettanta veemente esagerazione propagandistica, nel volgere di pochi mesi dei robot delle pulizie non interesserà più nessuno.

Sarà allora che avremo probabilmente saturato l’attenzione del mercato, dopotutto come recita un vecchio adagio le meraviglie durano solo 3 giorni. Poi la novità, l’innovazione, il prodigio non interesserà più a nessuno, o comunque verrà percepita come qualcosa di già conosciuto, e forse verrà perfino banalizzato.

C’è però chi va in controtendenza, c’è chi sui robot non si è ancora sbilanciato, quegli operatori che forse hanno capito che per fare marketing non si deve per forza rincorrere gli altri.

Sarà allora che forse questi altri operatori sfodereranno il loro marketing, un marketing non basato sul sensazionalismo che è destinato a non durare, ma sulle reali applicazioni dei robot al pulito. Quelle reali applicazioni che da queste pagine da qualche tempo abbiamo iniziato ad analizzare e ad approfondire.

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Fonte foto: il web