CINA, SCONTRI IN PIAZZA. QUALI CONSEGUENZE PER IL SETTORE DELLE PULIZIE?
Negli ultimi giorni, in diverse città della Cina, sono in corso proteste e manifestazioni di piazza, agitazioni causate della ferrea politica sanitaria di Pechino per contenere la diffusione del Covid.
Insomma se nel resto del mondo i lockdown sono ormai un ricordo, milioni di cinesi vivono ancora le restrizioni delle quarantene forzate.
In molti casi il luogo in cui trascorrere l’isolamento sono le stesse fabbriche da cui i lavoratori non possono allontanarsi.
Una situazione che ha coinvolto anche aziende come Apple che proprio in Cina assembla i suoi iPhone, Apple che già nella scorsa primavera aveva intrapreso iniziative per spostare parte della produzione in altri paesi visto che le difficoltà a produrre in Cina erano già in atto da tempo.
Difficoltà di approvvigionamento che nel corso di quest’anno hanno coinvolto molti settori compreso quello delle pulizie che dalla Cina importa macchine, attrezzature, prodotti e molto altro ancora serve alle imprese di servizi per pulire oltre che la componentistica che poi viene usata per le produzioni nazionali ed europee.
Tensioni che si sommano ad altre tensioni di cui iniziare a tenere conto. Certamente per chi importa ma anche per chi acquista queste produzioni importate, evitando per quanto possibile l’eccessiva esposizione alle importazioni che potrebbero subire rallentamenti e anche blocchi.
Non certo uno scenario del tutto inedito visto che nel corso degli ultimi 2 anni ci siamo già dovuti misurare con le conseguenze della difficoltà di reperire materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
Uno scenario che ha costretto molte aziende a fare scorte, ma anche a rivedere al rialzo più e più volte i listini di vendita che hanno finito poi per impattare su tutta la filiera di produzione, conseguenze che chi di mestiere gestisce un’impresa di pulizie ben conosce.
Aziende che quantomeno si dovranno preparare ad affrontare altre difficoltà, che si vanno ad aggiungere a quelle di cui avevamo già parato da queste pagine e che puntualmente si sono poi concretizzate nelle settimane successive e di cui abbiamo avuto evidenza grazie alle segnalazioni che quotidianamente raccogliamo tramite il nostro Osservatorio che ci consente di avere uno sguardo d’insieme su l’intero settore.
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