IMPRESA DI SERVIZI: LA SFIDA DEL DIGITALE
di Alessandro e Marco Florio – pubblicato nel numero di Luglio 2017 di CleaningCommunity.net
Industria 4.0, E-commerce, Web e Robot: temi caldi che nessuna azienda può ignorare
Se ne parla tanto ma per la realtà del mondo imprese di pulizia – per la maggioranza micro e piccole – il mondo digitale è un labirinto, non un percorso chiaro e definito. Ma nessuna azienda può chiamarsi fuori, pena l’esclusione delle possibilità di lavoro e di trovarsi in svantaggio nei confronti della concorrenza più pronta e preparata. Per questo, iniziamo la nostra collaborazione con Cleaning Community con la volontà di parlare in maniera semplice e chiara di temi che rappresentano la realtà per chi lavora ‘sul campo’ e si trova ogni giorno ad affrontare – e dover risolvere – problemi concreti, e che deve rimanere competitivo.
Parliamo allora di Industria 4.0, E-commerce, Web e Robot, quattro temi molto diversi ma legati tra loro dal filo rosso dell’innovazione in salsa digitale che il settore delle pulizie professionali non può ignorare. Un futuro che avanza a grande velocità e al quale, l’impresa di pulizie, è chiamata a viverlo da protagonista.
Ne parliamo in modo chiaro e con consigli pratici: è un ‘Manuale di sopravvivenza digitale per l’impresa di pulizia’!
INDUSTRIA 4.0: vantaggi per tutti
Il nome scelto è davvero infelice, perché le norme introdotte dal MiSE (Ministro dello Sviluppo Economico) per favorire gli investimenti in tecnologica digitale, non sono solo per l’industria, ma riguardano tutte le imprese. Importanti vantaggi fiscali che è bene non lasciarsi scappare, tra questi Superammortamento e Iperammortamento – rispettivamente al 140% e al 250% – che consentono un notevole risparmio fiscale in fase di redazione del bilancio.
Ma anche il Credito all’Innovazione dal 2,75% al 3,57% a sostegno delle imprese che chiedono finanziamenti bancari per investimenti, il Credito d’Imposta al 50% per le spese di ricerca e sviluppo, il Patent Box fino al 50% di riduzione di IRES e IRAP da redditi immateriali (ad esempio i brevetti) e per le Startup e PMI (classificate come innovative) fino al 30% di detrazioni fiscali per investimenti in capitale di rischio.
Consigli pratici
Tanta carne al fuoco, quindi per approfondire meglio che vi rimandiamo alla guida pubblicata dal MiSE (disponibile anche in lingua inglese) consultabile a questo indirizzo http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/industria40. Poi meglio rivolgersi a un commercialista e anche a un esperto di tecnologia digitale. E soprattutto dialogate e fate rete anche con i concorrenti che potrebbero diventare ottimi alleati.
E-COMMERCE: Nulla di nuovo, o quasi!
Siamo ormai abituati a comperare di tutto via internet, ma solo qualche anno fa davvero in pochi avrebbero acquistato online un paio di scarpe, per giunta senza nemmeno provarle. La tecnologia si evolve e con essa il consumatore cambia le proprie esigenze. E l’e-commerce cresce senza sosta, cresce a doppia cifra percentuale, in barba alla crisi, mentre i negozi tradizionali soffrono. Una rivoluzione che ha toccato molti settori, e a farne le spese è la catena della distribuzione, tra consumatore finale e produttore i passaggi di “mano” sono sempre di meno, e sempre più spesso si assiste alla vendita diretta o alla vendita di prodotti inusuali come le automobili. Ad esempio Amazon e Fiat hanno da poco siglato un accordo che consente un risparmio fino al 28%. Mica male!
Cosa ci dobbiamo aspettare? Facile, forse troppo, prevedere un’evoluzione del settore nella stessa direzione, più difficile prevedere quando questo assumerà una dimensione rilevante. Crediamo che oggi siano ancora poche le aziende di pulizia che acquistino online una macchina o dei prodotti di consumo e crediamo che siano ancora meno i produttori italiani e persino europei che facciano vendita online. In Italia siamo ancora legati al concetto di “esclusiva di zona” quasi come fosse un dogma di fede intoccabile che, ad esempio, al produttore in Cina, Turchia, India (solo per citarne alcuni) non interessa per nulla.
Esistono siti specializzati per acquistare direttamente dal produttore a prezzi che ne vale davvero la pena! E se credete ancora al mito della presunta qualità scadente vi assicuriamo è falso. Perché? Perché chi vi scrive ha provato ad acquistare macchine e componenti, senza aver mai visto in faccia chi le vende, come nel caso delle scarpe, senza averle provate.
Consigli pratici
Siate curiosi, provate, sperimentate e pensate diverso. Iniziate dalle consumabili delle vostre macchine per poi passare ad acquisti più importanti. Se in azienda avete un figlio/a o un nipote nella fascia 20/30 anni date loro spazio e soprattutto un budget per iniziare a vendere e ad acquistare online.
WEB
Alzino la mano quante imprese di servizi hanno un sito web, di quelli aggiornati al 2017, e quante usano con regolarità e per scopi professionali facebook, linkedin, youtube, insomma i social network? Lo so, abbiamo toccato un tasto dolente, ma non a caso, perché anche se non ci sono dati precisi (non siamo riuscito a trovarne) molti imprenditori del pulito hanno una presenza online imbarazzante.
Invece altri dati, quelli delle ricerche online, non solo ci sono, ma raccontano come sempre più persone prima di fare qualsiasi scelta o acquisto si affidino a una ricerca su internet e lo strumento di gran lunga più usato è il telefono che tutti abbiamo in tasca.
Tra tutte queste persone il gruppo più interessate sono i più giovani, gli under 30, dove la diffusione dello smartphone e l’uso dei social network è al suo massimo. Che oggi probabilmente non hanno un lavoro o un reddito, ma che tra qualche anno saranno il mercato delle nostre aziende, sempre se per allora sapremo parlare la loro lingua.
Consigli pratici
È già tardi! Di opportunità ne abbiamo perse fin troppe. Serve correre, trovarsi un/una giovane che ci aiuti a digitalizzare l’impresa. Eccellenze in Digitale (https://www.eccellenzeindigitale.it/home) potrebbe fare al caso vostro, è un programma, in collaborazione con Google e Unioncamere, per aiutare le PMI a sfruttare le opportunità del web grazie a tutor digitali territoriali. Ecco ora lo sapete, non avete più scuse.
ROBOT: ci ruberanno il lavoro?
Forse non ci avete ancora pensato, ma tra pochi anni il vostro lavoro, potrebbe essere rimpiazzato da efficienti macchine automatiche in grado di svolgere tutti o quasi i compiti di un umano. Fantascienza? No! Nelle fabbriche la maggior parte del lavoro è da anni svolto da macchine automatiche e a breve inizieranno a circolare automobili, camion, taxi e autobus senza conducente, d’altronde da anni i voli di linea e i treni non necessitano di pilota, sono guidati da remoto, o da computer. Pilota, conducenti, operai sono diventati delle figure professionali che controllano che la macchina esegua correttamente i compiti o il tragitto pianificato.
E per pulire? L’aspirapolvere è già un piccolo robot che gira per casa, e al suo fianco c’è pure quello che lava i pavimenti. E chi visitato PULIRE, la fiera che si è svolta a Verona lo scorso Maggio, ha visto addirittura una lavapavimenti industriale automatica, appunto un robot. Ma ne esistono anche per pulire i vetri delle finestre e la piscina.
Consigli pratici
Un problema certo, ma anche una grande opportunità per trasformare la figura di chi pulisce, un lavoro ancora oggi considerato una condanna piuttosto che una professione. Ma allora come fare? Iniziate dalla formazione vostra e dei vostri collaboratori, probabilmente serviranno tecnici per gestire le nuove macchine. E ricordate che l’unica cosa che ci differenzia da un robot, l’unica che ci rende diversi è che siamo umani, unici e irripetibili.